Canale Luoghi della memoria – Pubblicazioni e link utili
Pubblicazioni
In questa sezione sono contenuti i volumi e saggi pubblicati dagli storici dell’Istoreto.
Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, a cura di Nicola Adduci, Barbara Berruti, Luciano Boccalatte, Andrea D’Arrigo e Giuliana Minute, Torino, Museo Diffuso, Istoreto, 2015.
La prima edizione del volume, curata dall’Istoreto, è stata realizzata nel 2003 grazie al contributo della Città di Torino. Questa edizione – interamente rivista, aggiornata e ampliata – è il risultato dell’impegno congiunto dell’Istoreto e del Museo diffuso della resistenza ed è stata realizzata con il contributo dell’ANPI provinciale di Torino e di AFC spa Servizi cimiteriali, grazie al contributo del Comitato Resistenza e Costituzione.
Torino 1938/1945. Una guida per la memoria, Torino, Blu edizioni, 2010 [terza edizione].
La città come “teatro della storia”: questo il criterio alla base della scelta di raccontare in una guida gli eventi storici svoltisi a Torino tra il 1938 e il 1945 – dall’emanazione delle leggi razziali alla fine della guerra – e di documentare fotograficamente i luoghi, accostandoli, quando possibile, alle immagini di quegli anni. La guida, giunta alla terza edizione, è arricchita di un nuovo inserto iconografico che presenta diversi percorsi tematici attraverso fotografie d’epoca.
38|45. Una guida per la Memoria. Luoghi della guerra e della resistenza nella provincia di Torino, a cura di Luciano Boccalatte, Andrea d’Arrigo e Bruno Maida, Torino, Blu edizioni, 2007 [prima edizione].
Per mezzo di mappe, fotografie, documenti il lettore è accompagnato nella ricerca di quei luoghi, e invitato a leggere il territorio attraverso parole chiave che richiamano i grandi fenomeni della guerra: la frontiera e le operazioni militari, gli spostamenti di popolazione, le stragi e le distruzioni, la deportazione, le forze presenti sul territorio, tedeschi e fascisti, alleati e partigiani, e infine i luoghi di memoria, lapidi e monumenti.
La memoria delle Alpi/La Mémoire des Alpes:I sentieri della libertà. Piemonte e Alpi occidentali. 1938-1945 la Guerra, la Resistenza, la persecuzione razziale, a cura di Livio Berardo, Milano, Touring Club Italiano, 2007.
Oltre 100 luoghi tra montagne delle Alpi e valli del Piemonte, della Valle d’Aosta, della Liguria, del Canton Ticino e della Francia raccontano un periodo straordinariamente intenso e drammatico della nostra storia: la guerra, la Resistenza, la liberazione e la persecuzione razziale tra il 1938 e il 1945.
Edi Consolo: le Alpi, la Resistenza, i paesaggi, a cura di Barbara Berruti, saggio biografico di Paolo Momigliano Levi, Torino, Edizioni SEB 27, 2007, – Allegato DVD: Videointervista a Edi Consolo.
Interviste di Barbara Berruti e Luciano Boccalatte, regia di Elena Valsania. Questo libro racconta la storia di Consolo, che è soprattutto una storia di montagna e di frontiere mobili, brulicanti di attività e di presenze umane, di un territorio pervaso dal fascino delle sue vette innevate e dalla solennità dei suoi silenzi.
Luoghi della memoria, memoria dei luoghi nelle regioni alpine occidentali, 1940-1945, a cura di Ersilia Alessandrone Perona e Alberto Cavaglion, Torino, Blu Edizioni, 2005.
Il volume sviluppa e approfondisce le tematiche della mostra “Alpi in guerra”, di cui rappresenta il completamento. Vi sono raccolti gli studi presentati nell’ambito di un convegno promosso dalla Regione Piemonte e dall’Istoreto sul tema delle Alpi come luogo di memoria.
Ebrei in fuga attraverso le Alpi. Cd-rom a cura di Adriana Muncinelli (Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Cuneo), Torino, Regione Piemonte, 2007.
Le storie di alcune famiglie di origine ebraica fra Francia, Italia ed Europa centro-orientale negli anni terribili della II guerra mondiale e della persecuzione antiebraica, corredate da un ricco apparato storiografico e iconografico.
Guerra, Resistenza, Alleati. Cd-rom a cura di Barbara Berruti (Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”), Torino, Regione Piemonte, 2007.
Argomenti di questo CD sono: la frontiera e la rottura della solidarietà tra le società alpine italiana e francese, le devastazioni della guerra, le occupazioni, le due Resistenze, i rapporti con gli alleati e le liberazioni.
La memoria delle Alpi. Cd-rom a cura di Jean-Louis Dereymez (Université “Pierre Mendès France” di Grenoble), Torino, Regione Piemonte, 2007.
Il CD è dedicato al tema dell’identità culturale e storica della frontiera alpina fra la Francia e l’Italia.
Link utili
In questa sezione trovate una selezione di siti dedicati ai luoghi della memoria e della deportazione.
Luoghi della memoria a Torino e in Piemonte
La memoria della Alpi: Portale creato nell’ambito del progetto europeo La memoria delle Alpi, che promuove attività e ricerche sulla storia del Novecento nel territorio delle Alpi Occidentali. Sul sito, oltre a diversi materiali e prodotti, si trovano notizie relative ai centri rete e alle altre strutture di documentazione che partecipano al progetto.
Campo di Borgo San Dalmazzo: Ben poco rimane di questo campo che venne allestito da un comando tedesco nell’antica caserma degli alpini di Borgo San Dalmazzo poco dopo l’8 settembre e nel quale vennero raccolti 349 ebrei per essere deportati ad Auschwitz.
Casa della Resistenza di Fondotoce: La “Casa” e il “Parco della memoria e della pace” sono sul luogo dove il 20 giugno 1944 i nazisti fucilarono 43 partigiani e rappresentano un’area monumentale in ricordo della Resistenza. Attraverso questo sito è possibile usufruire di vari servizi dedicati alla conoscenza della storia del Novecento nei territori del Verbano-Cusio-Ossola.
Comitato Resistenza Colle del Lys: Il comitato gestisce l’Ecomuseo della Resistenza del Colle del Lys,situato sullo spartiacque tra le valli di Lanzo e la valle di Susa, nei luoghi che videro cadere più di 2000 partigiani.
Ecomuseo della Resistenza di Coazze: Oltre ad essere un centro di documentazione della rete del progetto La memoria delle Alpi, l’Ecomuseo gestisce i sentieri della Resistenza in Alta Val Sangone.
Ecomuseo della Resistenza della Val Pellice: L’Ecomuseo si estende con articolati sentieri nei comuni di Angrogna, Bricherasio, Luserna San Giovanni e Torre Pellice, toccando tutti i principali luoghi testimoni dei fatti avvenuti in Val Pellice durante la Resistenza.
La Benedicta: Nel luogo dove il 7 aprile del 1944 i nazisti fucilarono 147 partigiani e ne catturarono circa 400 diretti ai campi di concentramento, luogo simbolo della Resistenza delle popolazioni dell’Appennino ligure-piemontese, è sorto un centro di documentazione, di ricerca e di formazione.
Le Person dij Partigian” (Le Prigioni dei Partigiani): Si trovano a San Maurizio Canavese e sono gli scantinati usati come locali di detenzione da parte dei paracadutisti fascisti repubblicani del Battaglione “Nembo” nel periodo 1944/45, dove numerosi partigiani patirono violenze e torture, alcuni fino alla morte. Ultimo nato tra i luoghi della memoria resistenziale, il museo rappresenta la prima tappa di un percorso della memoria nel Ciriacese e nelle Valli di Corio e di Lanzo.
Museo diffuso di Torino: La valorizzazione dei luoghi del nostro territorio legati alla memoria della Seconda Guerra Mondiale costituisce uno degli impegni fondanti del Museo Diffuso.
MuseoTorino: All’interno dell’ampia rassegna di itinerari e approfondimenti del Museo Torino, la sezione presenta le lapidi e i cippi presenti nella città e censiti dalla banca dati dell’Istoreto.
Luoghi della deportazione
Auschwitz-Birkenau: Aperto nel giugno 1940, Auschwitz con i suoi sottocampi (soprattutto Birkenau) divenne in 3 anni la più efficiente e terrificante fabbrica della morte nazista. Oggi il campo, presso che integro o ricostruito com’era, è sotto la protezione dell’Unesco; vi si visita il Museo e i principali blocchi del campo, in alcuni dei quali si trovano i monumenti costruiti dai vari paesi che ebbero qui le loro vittime. Il sito è in polacco e in inglese.
Binario 21 – Memoriale di Milano: La stazione Centrale di Milano fu uno dei punti di raccolta, nei tragici anni delle persecuzioni, degli ebrei catturati in gran parte del Nord Italia e destinati al campo di concentramento di Auschwitz. Sul sito si trovano schede storiche sulla storia degli ebrei, un glossario dei termini della deportazione, testimonianze, mappe dei campi e materiali multimediali.
Campo di Bolzano: Venne allestito nel quartiere di Gries e fu in attività dalla tarda primavera del 1944; vi vennero deportate circa 11.000 persone, parte delle quali destinate ai lager d’Oltralpe. Il sito del comune di Bolzano offre al pubblico della rete alcuni materiali frutto della ricerca “Storia e Memoria: Lager di Bolzano”.
Campo di Fossoli e Museo del deportato: Istituito dagli italiani nel maggio 1942 come campo per prigionieri di guerra inglesi, venne occupato dopo l’8 settembre 1943 dai nazisti, diventando campo di transito per prigionieri politici e razziali destinati ai Lager del nord Europa. La Fondazione Fossoli gestisce anche il Museo monumentale al deportato di Carpi, inaugurato nel 1973.
Mémorial de la Shoah à Drancy: Il più importante campo di transito per ebrei catturati sul suolo francese. Il memoriale ha l’obiettivo di preservare la memoria di coloro che vi furono internati e poi deportati ad Auschwitz.
Maison d’Izieu: Il memoriale della Maison d’Izieu perpetua la memoria dei 105 bambini e degli ebrei adulti che vi trovarono rifugio a partire dal maggio 1943. Il 6 aprile 1944, su ordine di Klaus Barbie, 44 bambini e 7 adulti furono arrestati e poi deportati. Léa Feldblum, educatrice, fu l’unica sopravvissuta.
Mauthausen: Con una rete di una sessantina di sottocampi disseminati per tutta l’Austria (tra cui quelli di Gusen e di Ebensee furono i principali), Mauthausen fu uno dei maggiori campi di lavoro e di sterminio nazisti. La sua struttura in pietra si è in gran parte conservata. Il sito ha anche la traduzione in italiano.
Museo della deportazione di Prato: Il percorso espositivo, concepito come un viaggio simbolico in un lager nazista, parte dalla vicenda dei lavoratori toscani arrestati dai nazifascisti in seguito allo sciopero generale del marzo 1944 e deportati nel lager di Mauthausen, per allargare poi lo sguardo alle storie di milioni di uomini e donne, vittime di rastrellamenti avvenuti in ogni parte d’Europa.
Risiera di San Sabba: La Risiera di San Sabba venne utilizzata dopo l’8 settembre 1943 dall’occupatore nazista come campo di prigionia, e destinato in seguito allo smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia: partigiani, detenuti politici ed ebrei. Il 4 aprile 1944 venne messo in funzione anche un forno crematorio.
Struthof: L’unico grande campo di concentramento su suolo francese. Costruito nella regione dell’Alsazia, vicino al villaggio di Struthof, venne chiamato dai nazisti KL-Natzweiler. A partire dal maggio 1941 vi furono deportati migliaia di antifascisti francesi, partigiani, zingari ed ebrei, che vennero anche usati per esperimenti medici. Il sito del museo, consultabile in tre lingue, è ricco di materiale e consente di effettuare una visita virtuale del campo.
Il canale tematico “Luoghi della memoria” è a cura di:
realizzazione – Sara Garzone e Marianna Bucchioni
creazione contenuti – Barbara Berruti, Andrea D’Arrigo, Enrica Bricchetto, Sara Garzone, Marianna Bucchioni, Riccardo Marchis
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