Canale Giorno della Memoria – Dall’archivio Istoreto

In questa sottosezione sono presenti documenti storici depositati all’archivio di Istoreto.
Ogni unità archivistica o ogni tipologia è schedata e introdotta.
L’obiettivo è quella di fornire il rapporto diretto con le fonti presenti nell’archivio.
Si rimanda per tutti al sistema archivistico integrato ARCHOS, che consente l’esplorazione e la consultazione digitale dell’archivio.

Archivio della deportazione piemontese

Il database è stato costruito con l’intenzione di valorizzare il fondo archivistico Archivio della deportazione piemontese (Adp) costituito dall’Associazione nazionale ex deportati, sezione di Torino, che nel 1991 è stato depositato presso Istoreto.

Il database mette in relazione le trascrizioni e le registrazioni delle interviste a uomini e donne deportati contenute nel fondo Adp con le loro biografie e con altre testimonianze.

Fondo delle sorelle Pallavicino di Ceva

Le sorelle Maria Camilla e Maria Alessandra Pallavicino sono state due partigiane nelle formazioni autonome di Mauri, arrestate nell’aprile 1944 e deportate come prigioniere politiche a Ravensbruck all’età di 21 e 23 anni.
Il fondo presenta due principali tipologie di documentazione: un taccuino di ricette e una raccolta di biglietti e documenti.

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Il ricettario è stato composto dalle sorelle durante la permanenza nel campo, riscrivendo le ricette trasmesse loro oralmente dalle altre detenute: la collezione si compone di piatti originari di paesi diversi, riflettendo la composizione internazionale del gruppo delle detenute, e rappresenta una forma di resistenza all’annichilimento che è la vita nel campo. Una resistenza che crede in un futuro fuori dal campo dopo la detenzione, che pregusta la libertà dopo la guerra.  Durante la permanenza nel campo, Maria Camilla si ammala e viene trasferita nel reparto di infermeria. In quest’occasione inizia lo scambio di biglietti con la sorella, che invece continua la sua permanenza nel Blocco 30 di Ravensbruck. La corrispondenza è fitta e, insieme ai documenti conservati, racconta quotidianità ed esigenze (vestiti, cibo) delle detenute nel campo. 

Taccuino di Germano Facetti

Nel suo taccuino, Germano Facetti documenta, racconta e trasmette con un’energia intima, come in un diario personale, l’esperienza di permanenza nel campo di lavoro forzato di Gusen I, sottocampo di Mauthausen.
La narrazione avviene attraverso diversi canali: fotografie, disegni, versi di poesie scritte da Lodovico Belgiojoso (compagno di detenzione di Facetti), elenchi di nomi degli altri detenuti, indirizzi di casa di questi, pensieri e riflessioni personali.

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Germano Facetti fu arrestato nell’autunno del 1943, a 17 anni, come prigioniero politico. Arrivò a Gusen nel febbraio del 1944 e trascorse nel campo 14 mesi. Il taccuino è stato composto dopo la liberazione, assemblando scritti e disegni prodotti durante la detenzione nel campo e materiali raccolti successivamente. La rilegatura consiste in una copertina fatta con un brandello della divisa del campo, che si unisce alle pagine e le racchiude con l’ausilio di un filo di rame; alla copertina è cucita la placchetta che reca il numero di matricola assegnato a Facetti a Mauthausen.

Documentario Antiutopia. Mauthausen-Gusen 1944-1945. Germano Facetti e Aurelio Sioli

Antiutopia è il video-documentario in cui Germano Facetti (1926-2006) e Aurelio Sioli (1926-2015), che condivisero l’esperienza di detenzione a Mauthausen in qualità di prigionieri politici, raccontano il viaggio, la detenzione nel Lager e il ritorno a casa, in tutte le tappe di quella terribile esperienza che li segnò per tutta la vita.

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I due testimoni conversano incrociando i loro ricordi: il racconto si fa più concreto consultando la planimetria del campo e identificando i luoghi in cui ciò che raccontano è realmente avvenuto, o sfogliando i disegni del viaggio e del campo che Facetti aveva fortunosamente schizzato durante la prigionia. Malgrado siano passati diversi anni, il dolore resta tangibile nelle loro parole.

Fondo Bruno Vasari

Materiale proveniente dall’archivio di Bruno Vasari (9 dicembre 1911-20 luglio 2007), azionista, resistente, ex deportato politico, alto funzionario Rai. A lui si deve lo sviluppo degli studi sulla deportazione piemontese e la prima consistente raccolta di memorie degli ex deportati.
Notevole la documentazione prodotta nel corso della collaborazione con l’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi di sterminio nazisti (Aned) e la Federazione italiana antifascisti partigiani (Fiap).
Dichiarato nel 2007 di «interesse storico particolarmente importante» dalla Soprintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta.

Il canale tematico “Giorno della Memoria” è a cura di:
progettazione web – Igor Pizzirusso
progettazione didattica – Enrica Bricchetto
realizzazione – Sara Garzone e Marianna Bucchioni
creazione contenuti – Barbara Berruti, Andrea D’Arrigo, Enrica Bricchetto, Riccardo Marchis

I contenuti di questa sezione sono rilasciati con licenza CC BY-NC 4.0

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