Storia Facendo

Spunti operativi per un percorso di storia a partire dalla prima classe della scuola elementare

CAPITOLO 2: ORIENTARSI NEL TEMPO UTILIZZANDO ALCUNE CATEGORIE TEMPORALI (successione, ciclicitą, contemporaneitą, durata)

2.1 LA PARETE DEL TEMPO

La parete del tempo è lo spazio dedicato a contenere e esporre i vari strumenti del tempo utilizzati in classe.
Per conoscere il tempo, è indispensabile manipolarlo, farne esperienza attraverso la successione di azioni, la ripetizione di gesti, renderlo tangibile attraverso l’uso di diversi strumenti e il loro confronto.
È quindi necessario uno spazio a misura di bambino, che possa essere toccato, scritto, disegnato, senza necessità dell’intervento dell’adulto.
La parete del tempo accoglie i bambini fin dal primo giorno di scuola, li seguirà nel loro percorso scolastico, scandirà il trascorrere del tempo, cambierà e si arricchirà con loro.
Diventerà naturale per il gruppo classe parlare del tempo, confrontare idee, esperienze, formulare ipotesi… costruire competenze.
Alcuni strumenti (ruote dei giorni, della settimana, dei mesi….) sono già usati, abitualmente, nelle nostre scuole e sono presenti in molte sezioni della scuola dell’infanzia, hanno forte valenza interdisciplinare e alcuni possono essere usati fino in quinta, con modalità ed obiettivi sempre più complessi. Riteniamo che gli anni della scuola dell’infanzia e il primo ciclo della scuola elementare siano momenti fondamentali per costruire la capacità di orientarsi nel tempo, muoversi consapevolmente nello spazio e dunque per cominciare a “fare storia”.
Le possibilità e le opportunità di sviluppo sono davvero tante e importanti. Se l’insegnante ne converrà, potrà proporre obiettivi immediati e obiettivi a lunga scadenza, usando gli stessi strumenti. Se ad esempio: «Ricordare la sequenza dei giorni della settimana» è l’obiettivo immediato da raggiungere usando gli strumenti “ruota dei giorni” e “calendario”, con gli stessi strumenti potrà perseguire obiettivi a più ampio respiro come «Evidenziare la differenza fra il tempo ciclico e il tempo lineare» oppure «Costruire la memoria della classe» (vedi obiettivi e strumenti della parete del tempo).
Questa strumentazione è particolarmente efficace per i bambini che hanno difficoltà di apprendimento; i gesti quotidiani diventano utile ritualità e possono aiutare a consolidare competenze, facilitando l’inserimento perché, a turno, sono gesti di tutti e utili al gruppo.
Inoltre poter manipolare il tempo attraverso strumenti diversi, crea situazioni di “conflitto cognitivo” che consentono l’avanzamento negli apprendimenti attraverso la ristrutturazione dei concetti già in possesso del bambino.
L’aver esplicitato chiaramente quali sotto-obiettivi possono concorrere a rendere il bambino capace di orientarsi nel tempo e nello spazio, ci ha permesso di non considerare una perdita di tempo l’uso quotidiano degli strumenti. Abbiamo visto con più chiarezza i processi sottesi alle diverse azioni e abbiamo potuto aiutare i nostri alunni ad essere consapevoli del loro imparare facendo.
Le attività realizzate tendono tutte a promuovere nel bambino l’orientamento nel tempo, nel senso della «costruzione dell’orizzonte temporale che è l’inquadramento dell’esperienza nel fluire del tempo: il passato come memoria, il presente come coscienza, il futuro come anticipazione» (Paola Reale, La psicologia del tempo, 1982).

Gli strumenti da aggiornare a cadenza quotidiana

Gli strumenti che raccontiamo qui di seguito sono stati realizzati in classi diverse. Ci è sembrato importante utilizzare nelle classi differenti tipi di calendari, alcuni costruiti da noi, altri reperibili in commercio (da muro, da scrivania, a foglietti…). Questo ha permesso alle bambine e ai bambini di trasferire l’esperienza scolastica agli strumenti in uso a casa, li ha resi consapevoli del fatto che lo scorrere del tempo può essere rappresentato in modi diversi, ma tutti con costanti che si possono individuare con precisione.

a) La ruota dei giorni della settimana

È una ruota di cartone divisa in sette settori su cui sono evidenziati i giorni della settimana, è fissata con un ferma campione sopra ad un cartoncino dove sono indicati: ieri, oggi e domani. I bambini, a turno, spostano la ruota in modo da fare coincidere il giorno della settimana con l’oggi.
In questo modo ripetono il nome dei giorni, li memorizzano, hanno una prima percezione della settimana come intervallo di tempo, prendono consapevolezza che la settimana è un tempo ciclico. I bambini sono invitati a leggere l’oggi, a dire: « ieri era …», «domani sarà...».

b) Il calendario giornaliero a foglietti

A turno il bambino incaricato deve sistemare il foglietto con il numero e il nome del giorno in corrispondenza dei termini IERI, OGGI, DOMANI.
Questa attività offre l’opportunità di:

c) Il calendario mensile verticale

Si usa un normale calendario verticale.
A turno l’incaricato deve spostare una graffetta che indica il giorno. Poiché la scuola inizia a settembre, avremo modo di sperimentare la fine e l’inizio di un nuovo anno. Il calendario “vecchio” sarà conservato, sulla parete del tempo, accanto a quello nuovo e così succederà per gli anni a venire.

d) La tabella delle presenze

È una tabella dove sono indicati in alto il nome del mese e l’anno, la quadrettatura per il numero dei giorni (quadretti di due centimetri), l’elenco dei bambini. L’attività consiste nel registrare quotidianamente, da parte di ogni alunno, la propria presenza a scuola su questa tabella a doppia entrata.
La tabella è preparata ogni mese dall’insegnante, noi l’abbiamo presentata ai bambini fin dal primo giorno di scuola.
Ogni mattina i bambini appena entrano in classe devono segnare la loro presenza, ovviamente all’inizio devono essere aiutati dall’insegnante, ma diventano presto autonomi. Ogni bambino sceglie cosa fare nel quadratino, c’è chi lo riempie di colori, chi fa dei disegni, chi scrive l’iniziale del suo nome. Quando il bambino è assente resta un quadrato vuoto, per il sabato e la domenica o per i giorni di chiusura della scuola, si sceglie un simbolo comune, una casetta, un colore particolare.

Esempio di tabella

Scopi di questa attività:

e) Il calendario mensile da compilare

NOVEMBRE 2011 Martedì 1 novembre 2011 Mercoledì 2 novembre 2011 Giovedì 3 novembre 2011 Venerdì 4 novembre 2011 Sabato 5 novembre 2011 Domenica 6 novembre 2011
Lunedì 7 novembre 2011       
Lunedì 14 novembre 2011      
Lunedì 21 novembre 2011      
Lunedì 28 novembre 2011  Giovedì 30 novembre 2011     

Sul calendario vengono segnati i compleanni. I giorni di chiusura della scuola sono indicati da una casetta.
Sul calendario vengono segnalate con particolare evidenza le feste importanti per i bambini, il Natale ad esempio, ma verranno nel tempo introdotte anche le feste civili, quelle importanti per noi cittadini, esempio il Giorno della Memoria, il 25 aprile, la festa della Repubblica, ecc.
I calendari dei mesi sono tutti preparati dall’insegnante prima dell’inizio della scuola.
Ai bambini viene presentato il mese di settembre, quando loro arrivano è già appeso; alla fine del mese il calendario viene staccato, i fogli vengono messi nella scatola del passato, dalla scatola del futuro sono presi i fogli del mese successivo, i bambini si accorgeranno che la pila dei fogli del futuro (anno scolastico) si assottiglia progressivamente, diventa presente e poi passato (vedi la discussione Osservazioni sul calendario capitolo 5.2 P.O. 6).

Scopi di questa attività:

L’uso e l’osservazione del calendario portano spontaneamente i bambini a porsi delle domande e offrono spunti di conversazione che l’insegnante può cogliere e valorizzare per aiutare i bambini a destreggiarsi con un concetto “il tempo” particolarmente astratto che ha bisogno di essere sostanziato attraverso azioni ripetute che innescano la riflessione (Vedi “Osservazioni sul calendario “ – cap.5.2 P.O. 6 e cap.5.2 P.O. 13).

Curiosità

In una classe, l’idea del calendario è stata utilizzata come “Compito delle vacanze natalizie”.
Dal diario di bordo dell’insegnante:

«I bambini sono stati invitati a compilare il Diario delle vacanze. Ho predisposto un libretto con tante pagine quanti i giorni di vacanza, su ogni pagina ho scritto la data del giorno. Su ogni pagina i bambini dovevano registrare un evento significativo con disegno e scritta. Poiché l’impegno mi sembrava eccessivo, non essendo i bambini ancora in grado di scrivere da soli, ho lasciato libertà di decidere quanti fogli/giorni completare. L’aiuto di un adulto era indispensabile! Risultato: il compito è stato molto gradito, praticamente tutti hanno completato il lavoro. I libretti sono stati presentati alla classe, visionati, letti e riletti, confrontati».

f) L'agenda giornaliera

Ai bambini è stato chiesto di individuare le diverse attività che si fanno a scuola dal momento dell’entrata a quello dell’uscita. Le attività sono state scritte su un tabellone, accanto ad ogni attività è stato posto un disegno/simbolo per permettere a tutti di “leggere”, ogni mattina l’insegnante scrive le attività che scandiscono quella particolare giornata.
Appena i bambini saranno in grado di compilarla personalmente, sarà uno dei riti d’inizio giornata che i bambini, a turno, compileranno.

Scopi di questa attività:

La raccolta delle agende diventa uno dei “documenti storici” che permetteranno di leggere anche a distanza lo svolgimento delle attività.

g) La data alla lavagna e sui quaderni

Dopo aver aggiornato il calendario, l’incaricato scrive la data alla lavagna indicando giorno (nome e numero) mese e anno. È sempre utile sottolineare quanto sia importante datare ogni lavoro svolto in classe con gli alunni, mettere la data sui quaderni, sui disegni, sulle fotografie di classe, sui cartelloni. È un modo rapido e sicuro per permettere di ricostruire il passato e per fondare la capacità di ricostruirlo.

Scopo di questa attività:

Gli strumenti da aggiornare a cadenza ciclica

h) La ruota dei mesi e delle stagioni

È una ruota di cartone divisa in 12 settori, dotata di lancetta centrale mobile.
Lo strumento è stato costruito dai bambini organizzati in piccoli gruppi, osservando il calendario verticale e/o il diario e ricopiando i nomi dei mesi in ordine, in altri casi è stato preparato dagli adulti.
Le stagioni possono essere rappresentate su una ruota divisa in quattro settori da applicare, opportunamente posizionata, dietro la ruota dei mesi.
L’uso della ruota dei mesi, con quella della settimana, facilita nei bambini l’operazione di confronto fra le diverse durate: la lancetta dei giorni si muove tutti i giorni, quella dei mesi ogni mese. Tale confronto stimola i bambini a iniziare a classificare le durate, in tempi lunghi e brevi.

Prima di costruire la ruota del tempo, una nostra collega ha fatto un’esperienza che riportiamo come esempio di concetto costruito insieme ai bambini, rispettando i tempi e valorizzando le diverse intuizioni dei bambini: vedi Posizionare i cartellini – capitolo 5.2 P.O. 14.

i) Il libro dei compleanni

Molti bambini in prima non conoscono ancora la data del loro compleanno. Si costruisce perciò insieme il “ Libro dei compleanni”.
Ad ogni bambino viene chiesto di disegnarsi come era da piccolo, si può disegnare come vuole, da solo, in compagnia della mamma, di altri familiari, nella culla, in braccio a qualcuno, a casa, in ospedale.
I fogli dei disegni vengono incollati su un cartoncino su cui viene indicato il nome e la data di nascita.
I fogli sono raccolti in un libro fermato da una spirale metallica che permette di ruotare completamente i fogli, questo libro diventa un calendario ciclico. Viene appeso in classe, con il passare dei compleanni si scorrono le pagine del libro, i bambini vedranno arrivare il loro compleanno e poi passare, sfogliando il libro avranno però la sicurezza che tornerà.
Il tempo dei compleanni è un tempo ciclico ma anche cronologico, i compleanni ritornano, ma tu intanto cresci, cambi, diventi grande. La sollecitazione dell’adulto può essere utile per far percepire differenze tra l’uso della ruota dei mesi e il libro stesso.

Scopi di questa attività:

Gli strumenti per misurare il tempo

l) L'orologio

In classe è presente un orologio, i bambini vengono invitati spesso ad osservarlo, specialmente quando chiedono chiarimenti sugli orari, sui tempi delle attività: l’insegnante indica le lancette e spiega. Abbiamo notato che il bambino invitato a guardare l’orologio e informato sugli orari, anche se non sa ancora leggere l’ora, riesce a controllare l’ansia ed è molto più tranquillo.

m) La clessidra

È uno strumento utile per aiutare i bambini a diventare consapevoli dei tempi di lavoro e a predisporsi per rispettarli.

2.2 LE LINEE DEL TEMPO

Anche noi adulti abbiamo bisogno di concretizzare il concetto di tempo, di visualizzare il suo scorrere utilizzando lo spazio, specialmente quando parliamo di lunghi periodi. A maggior ragione questo vale per i nostri alunni che a questo concetto si stanno avvicinando. Le linee contengono una dimensione matematica di misurazione del suo scorrimento più o meno lungo e una serie di informazioni che riguardano l’intervallo che si sta considerando.
Le linee del tempo sono strumenti molto utili ma per i bambini piuttosto difficili da produrre e manipolare.
La parete che le contiene ne ospita una, il calendario mensile, che giorno per giorno si costruisce progressivamente, arricchendosi di fatti “significativi” per il gruppo. Man mano diventa esplicita la modalità di costruzione che sottende a qualunque linea del tempo (anche della Storia ufficiale). Infatti tali linee non contengono tutte le informazioni, ma quelle che lo storico sceglie come significative. Nel nostro caso lo storico è il gruppo classe che, attraverso la discussione, decide quali ricordi fermare.
La linea del tempo è uno strumento che potrà avere strutture e articolazioni diverse a seconda dei periodi che si vogliono rappresentare.
Possiamo usare questa linea per visualizzare successioni di eventi (ad esempio una giornata scolastica) o durate temporali più estese: settimane, mesi, anni. I bambini saranno così abituati a manipolare e rappresentare il tempo, scandendolo in spazi che via via dovranno diventare più precisi fino alla rappresentazione in scala (un quadretto corrisponde ad un…). Agire e riflettere sugli strumenti supporta la percezione del passare del tempo ed evidenzia la necessità di dare una veste grafica e sistematica a concetti astratti come lo scorrere degli anni, dei secoli, dei millenni. Le linee del tempo saranno caratterizzate da elementi con un alto grado di significatività (le date della mia vita, quelle dei miei genitori, dei nonni, della scuola, della classe, della città, della storia civile, del Paese, della Terra)
(Vedi un esempio di linea del tempo capitolo 5.2 P.O. 1).

Le attività sulle linee del tempo proseguiranno nel corso dei cinque anni della scuola primaria rappresentando via via periodi più lunghi ed affinando l’uso della rappresentazione in scala.

Scopi delle attività con le linee del tempo sono:

2.3 PER VALUTARE

Il progressivo strutturarsi dell’orizzonte temporale si esplica attraverso una padronanza del lessico che si arricchisce di “parole del tempo” (avverbi temporali, uso dei verbi declinati in tempi diversi), l’utilizzazione sempre più consapevole di categorie e concetti temporali in situazione, la padronanza di porzioni di tempo sempre più ampie.

Nei primi anni della scuola primaria i canali attraverso cui cogliere il consolidarsi dell’orizzonte temporale sono prevalentemente legati all’osservazione del contesto in cui i bambini operano e delle loro modalità di affrontare situazioni e problemi che richiedono l’utilizzo di concetti temporali (vedi Discussione sugli strumenti del tempo capitolo 5.2 P.O. 15).

Si tratterą quindi di: