“Negli ultimi anni tutto il mio mondo si era modificato: molte cose erano sparite del tutto e molte avevano cambiato posto o dimensione. Mio padre Giuliano Pajetta era morto nel 1988. Il muro di Berlino, smantellato nell’anno successivo, era diventato un monumento alla Germania unificata. Il Partito Comunista Italiano, dove avevo abitato da sempre, aveva cambiato nome e ora avrebbe dovuto cambiare forma. […] Come si poteva raccontare, tenere vivo nel ricordo, quel mondo di persone generose e attive che avevano ispirato la loro vita a ideali forti e vi erano rimaste sempre coerenti? Ho visitato luoghi da dove i miei erano passati e sfiorato storie di altre famiglie. Poi, con fermate e ripensamenti, ho provato a mettere insieme le loro vicende così come le avevo potute conoscere. Questi fogli rappresentano i giorni di un calendario che per me era necessario comporre”.
Con l’autrice intervengo Aldo Agosti e Franco Sbarberi.
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