70° anniversario
L’Istituto storico della Resistenza in Piemonte nacque come progetto quando ancora sussistevano i Comitati di liberazione nazionale, su impulso del Presidente del Cln piemontese, Franco Antonicelli e di Alessandro Galante Garrone. Furono poi i medesimi membri del Cln che nel 1947 dettero vita all’Associazione per la storia della Resistenza in Piemonte e, poco dopo, all’Istituto storico. Dal 1995 l’Istituto ha assunto la denominazione attuale, in considerazione dell’attività archivistica, scientifica, didattica, che si estende a tutto il XX secolo. L’Istituto è associato all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli ) ed è socio fondatore del Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà. Dal 2003 ha sede a Torino in via del Carmine 13. Nel 2004 l’Istituto è stato intitolato a Giorgio Agosti, già suo presidente dal 1974 al 1992. Dal 2014 l’Istoreto ha aderito al programma Polo del ‘900 avviato dalla Compagnia di San Paolo, dalla Città di Torino e dalla Regione Piemonte.
- In occasione del settantesimo anniversario della sua fondazione, l’Istoreto organizza la tavola rotonda Patrimoni per il futuro (Torino, venerdì 10 novembre – h. 15,00 – Sala conferenze Polo del ‘900).
Interventi di: Gino Famiglietti, Claudio Dellavalle, Tomaso Montanari, Linda Giuva, Monica Grossi, Salvatore Settis. Saluti: Nino Boeti, Sergio Soave. Modera Giovanni de Luna.
Video della Tavola rotonda “Patrimoni per il futuro”
“Ci sono patrimoni nati per custodire il passato, altri per essere le fondamenta di un edificio da far crescere. Di questo secondo tipo è l’archivio-biblioteca dell’Istoreto, fondato – primo in Italia – nel 1947, in clima di incipiente guerra fredda, da un gruppo di intellettuali già coinvolti nella Resistenza, inquieti sull’avvenire di una democrazia duramente conquistata e ancora troppo fragile. Storici in buona parte, si preoccuparono della raccolta di documenti di ogni tipo e della loro immediata apertura allo studio e alla ricerca, ottenuta nel 1948 con deroga alle regole ministeriali. Nella loro prospettiva, la responsabilità delle nuove generazioni verso le istituzioni repubblicane poteva nascere solo dalla conoscenza.
Nei suoi 70 anni di vita l’Istituto ha rispettato il patto fondativo, incrementando il patrimonio anche con fonti contemporanee, rendendolo accessibile in rete, con una strategia mirata all’innovazione e alla comunicazione, con ricadute sul piano della ricerca, della didattica e della comunicazione.
Oggi in Italia gli enti altrettanto impegnati nel rendere vitali i loro patrimoni non sono più sicuri di poter assicurare tali servizi, a causa della grave riduzione di risorse, della casualità delle loro erogazioni, di un’offerta culturale pubblica rivolta più agli eventi che al potenziamento delle strutture esistenti. Certo, l’innovazione, lo studio e la formazione non fanno rumore: devono essere sommessi ma ininterrotti, come il battito cardiaco. Ma se i canali di conoscenza e di studio funzionano, anche la società è in buona salute”.
ALTRE INIZIATIVE:
- La risposta della giustizia ordinaria e militare ai crimini nazifascisti tra impunità e denegata giustizia (Torino, venerdì 1 dicembre – h. 15,00 – Istoreto).
Interventi di Bruno Maida, Guido Neppi Modona, Antonella Meniconi, Pierpaolo Rivello, Chiara Dogliotti, Maria Di Massa. Coordina Maria Di Massa. Saluti di Nino Boeti.
Nei suoi 70 anni di vita, l’Istituto ha dedicato una particolare attenzione alla raccolta ed alla conservazione delle fonti giudiziarie in materia di crimini commessi dai nazisti e dai fascisti nei venti mesi dell’occupazione.
Partendo dalla pioneristica ricerca sulle sentenze delle Corti Straordinarie d’Assise del Piemonte condotta da Guido Neppi Modona negli anni Settanta‐Ottanta, sino alla recente acquisizione dei fascicoli processuali del Tribunale Militare di Torino, si è andato via via costituendo un patrimonio archivistico imprescindibile per la comprensione delle ambigue politiche punitive del dopoguerra e della inadeguata risposta giudiziaria alla domanda di giustizia proveniente dalle vittime della violenza nazifascista.
Il progetto “La risposta della giustizia ordinaria e militare ai crimini nazifascisti tra impunità e denegata giustizia” si ripropone pertanto, attraverso la valorizzazione del patrimonio archivistico, di fornire un quadro completo dell’attività della magistratura ordinaria e militare in relazione ai crimini di collaborazionismo e di guerra commessi nell’Italia del Nord‐Ovest.
- L’Italia contemporanea. Questioni di storia dell’ultimo trentennio (Torino, giovedì-venerdì 14-15 dicembre – h. 15,00 – Polo del ‘900).
Il convegno si articola in tre sessioni (Saluti istituzionali Nino Boeti):
14 dicembre, h. 15,00: Politica e società. Presiede Valerio Onida; interventi di Alberto de Bernardi, Paolo Pombeni, Federico Romero, Alfio Mastropaolo, Marco Fioravanti.
15 dicembre, h. 9,15: Economia e lavoro. Presiede Claudio Dellavalle; interventi di Emanuele Felice, Maurizio Franzini, Giuseppe Berta, Alberto Vannucci, Rocco Sciarrone.
15 dicembre, h. 14,30: Società e cultura. Presiede Aldo Agosti. Interventi di Roberto Cartocci, Linda Laura Sabbadini, Loredana Sciolla.
Il convegno coinvolge studiosi di diversa formazione disciplinare invitandoli a riflettere in modo problematico e aperto su alcuni nodi cruciali delle trasformazioni che hanno investito il nostro paese a partire dai tardi anni Ottanta-primi anni Novanta. Una discussione che intende mettere a fuoco il senso profondo di quelle trasformazioni e il loro ruolo nel cambiamento della storia del paese, nonché il loro peso nel determinare la situazione del tempo presente.