Seminario di presentazione del progetto internazionale.
Dal 2001 più di 700 soldati europei sono morti nelle operazioni militari internazionali condotte in Afghanistan. Quando i corpi dei soldati caduti sono riportati a casa, emergono rappresentazioni di genere dell’eroismo e manifestazioni di cordoglio radicate nelle narrazioni nazionali. Diventa palese come la lotta per i diritti umani, se può costituire una legittimazione per l’invio di truppe all’estero, si riveli insufficiente a attribuire un significato alla perdita di vite umane. Il seminario è l’occasione per un bilancio dei primi risultati della ricerca internazionale che coinvolge sei paesi (Danimarca, Estonia, Germania, Italia e Svezia e il Regno Unito) e che confluiranno nella pubblicazione di un’opera a più voci.
Saluti
Cecilia Åse e Maria Wendt, Università di Stoccolma, Introduzione del progetto
Monica Quirico, Istoreto, Aspetti metodologici della ricerca
Maria Wendt, Università di Stoccolma, Vecchi e nuovi rituali commemorativi
Hanne Martinek, Università di Uppsala, Commemorazione e dissenso
Vron Ware, Università di Kingston (Londra), I monumenti commemorativi
Redi Koobak, Università di Linkoping, La commemorazione artistica e letteraria
Dibattito
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