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Gli IMI di Zeithain
Storia e memoria del Lazarettlager dello Stalag IV B Mühlberg
Zeithain, Sassonia, ottobre 1943: in un Lager in cui sono morti già migliaia di prigionieri sovietici, giungono alcune tradotte con feriti, malati e personale medico italiano catturati dalla Wehrmacht dopo l’8 settembre.
Presto si uniscono a loro altre migliaia di ex soldati italiani, brutalmente logorati dal lavoro coatto nelle fabbriche e nelle miniere del Reich.
Per i tedeschi è un ‘ospedale militare’: per oltre 800 IMI sarà un Lager di morte per fame e TBC.
La ricerca – che propone un elenco rivisto dei caduti e utilizza fonti inedite – ricostruisce una vicenda di resistenza e testimonianza ‘con i corpi’ pagata a caro prezzo e a lungo poco ricordata.
Pecchenino Cristian: Nato a Torino nel 1973, dottore di ricerca e archivista, si occupa di storia della deportazione politica e razziale e dell’internamento militare. Coautore di "Seicentomila no. La Resistenza degli internati militari italiani" (2014), per Istoreto ha collaborato alla banca dati "Archivio della deportazione piemontese", alla cura di F.F. Frisone, "Binario morto. Diario di un pittore internato..."(2015) e al vol. "Operai, fabbrica, Resistenza" (Fondazione Di Vittorio, 2017). Conduce inoltre laboratori didattici nel progetto Stolpersteine - Pietre d’inciampo ed è co-curatore della banca dati "Scioperi nella Resistenza".