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La diaspora azionista
Dalla resistenza alla nascita del Partito radicale
Gli ideali e le vicende di una élite di eretici, pensatori isolati, socialisti democratici si intrecciano in una storia complessa a partire dalla Resistenza, evocata attraverso i progetti e le speranze di Aldo Garosci, Carlo Ludovico Ragghianti e Leo Valiani. I tre eredi del piccolo partito rivoluzionario, figure di intellettuali di prima grandezza, sono il filo conduttore della diaspora azionista nel primo decennio dell’Italia repubblicana. L’indagine è condotta sulla corrispondenza, in parte ancora inedita, e sull’attività giornalistica e storica dei tre azionisti, ed estende lo sguardo al rapporto con Mario Pannunzio e i radicali del “Il Mondo”. […] Il termine cronologico della storia è il 1956, l’anno che segnò una svolta nelle relazioni internazionali e avviò sul piano interno il processo di affrancamento del socialismo dal mito sovietico. Quell’anno nasceva il Partito radicale, del quale si disegnano qui per la prima volta le origini.
Savino Elena: Ha curato diverse opere di Mario Boneschi per i tipi di FrancoAngeli, tra cui "Lo Stato Moderno. Mario Boneschi e gli azionisti milanesi" (2005) e il volume antologico "L’occhio del testimone" (2008). Collabora alla “Nuova Antologia” sulla quale di recente è apparso un pastiche su Hayden White e il mestiere dello storico. Ha scritto del marxismo di Giuliano Pischel e dell’amicizia letteraria tra Ferdinando Neri e Arrigo Cacumi.