Il ruolo delle giornate memoriali nella costruzione di un ethos democratico
In arrivo il programma del laboratorio didattico per iscritt*
Il seminario si articolerà in tre incontri a distanza che si terranno il 3, il 7 e il 16 dicembre. A partire da gennaio 2022 verranno organizzati i laboratori didattici per docenti.
Progetto scientifico: Luciano Boccalatte, Alberto Cavaglion, Riccardo Marchis.
Ci è parso opportuno offrire un’occasione di riflessione sui temi richiamati dal titolo del seminario, per orientarsi nella fitta trama di date che compongono il Calendario civile, individuando le ragioni che hanno condotto a ogni singola presenza, rivelatrici dei compiti assegnati alla memoria pubblica nella nostra contemporaneità.
Concentreremo lo sguardo sugli anni 2000 e sull’Italia in particolare, che ha preso ad arricchire e per taluni qualificati studiosi anche ad inflazionare il novero delle solennità e delle ricorrenze, a partire proprio dagli esordi del nuovo millennio, con il conseguente stemperarsi del senso e della rilevanza di ciascuna data. Senza contare – per alcune almeno – il riprodursi costante ad ogni anniversario di contrapposizioni strumentali e fuorvianti.
Il primo incontro sarà dedicato al formarsi della memoria pubblica e delle sue relazioni con la memoria collettiva; delle sue funzioni, del suo esito incostante e mutevole nel tempo e nelle stagioni dei vari Paesi. A seguire si approfondirà l’analisi attraverso l’esame di due date in particolare e dei significati loro attribuiti:
- la Giornata della Memoria per la sua centralità nel calendario civile e nelle politiche memoriali, in costante tensione tra esercizio virtuoso del ricordo e i rischi ricorrenti, all’opposto, di monumentalizzazione e di banalizzazione.
- Il Giorno del Ricordo, per il suo prestarsi a considerare come la scelta dei “luoghi” di memoria sia un terreno di scontro politico, animato da letture speculari, spesso ideologiche, che si sovrappongono alla rilevanza storica degli eventi proposti, difficilmente contestabile a differenza del loro uso.
E’ previsto l’esonero per i/le docenti.