75 anni dopo. La liberazione di Torino nelle fotografie di Felix De Cavero
Dopo la chiusura imposta dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, la mostra riapre dal 27 aprile e viene prorogata fino al 16 maggio 2021.
Polo del ‘900, Palazzo San Celso, corso Valdocco 4/a
dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 18:00
(chiusa sabato 1 e domenica 2 maggio)
A settantacinque anni di distanza ritornano le immagini scattate dal pittore Felix de Cavero nel corso della sua esperienza partigiana. Di un ritorno infatti si tratta: i torinesi dell’agosto 1945 videro alcune di queste fotografie esposte nella prima mostra della Resistenza che de Cavero aveva allestito su incarico del Comitato di liberazione nazionale.
La mostra
La mostra presenta la serie di immagini scattate da Felix de Cavero, fotoreporter nel comando della XIV divisione Garibaldi comandata da Marco Fiorina (“Kin”), nei giorni della liberazione di Torino. È parte della produzione del pittore, tra i rari fotografi della Resistenza, che costituisce un eccezionale corpus di diverse centinaia di fotogrammi: con la sua Leica 1:1,2 de Cavero ha colto con l’occhio attento e partecipe dell’artista volti, momenti e avvenimenti della vita partigiana nelle Langhe fino alla discesa su Torino nell’aprile 1945. Basta osservare l’attenzione alla composizione del fotogramma, la capacità di cogliere, con senso squisitamente pittorico, volti, gruppi, folle, atmosfere che emergono spesso da un particolare che ha attirato la sua attenzione. La sensibilità al paesaggio, qui appena percepibile in alcuni fotogrammi, è evidente nella serie scattata nelle Langhe, di cui è presentato solo qualche esempio.
Nell’intento di rendere evidente queste qualità, si è scelto di non procedere a una selezione di fotografie, ma di presentare nella totalità la sequenza delle immagini così come sono state scattate, offrendo al visitatore una serie ininterrotta. Scorrono così sotto gli occhi in successione la presenza in città della XIV divisione, l’unica e drammatica sequenza conosciuta e individuata dell’esecuzione di un cecchino, i funerali partigiani del 30 aprile, la sfilata conclusiva del 6 maggio e la smobilitazione della divisione a Villa Lovera sulla collina torinese.
L’attuale esposizione vuole essere un primo passo per diffondere presso un pubblico più vasto l’intera opera fotografica, a partire dalla più consistente serie di immagini delle Langhe, di un artista della Resistenza.
“Così anche l’avventura estrema della guerra di Liberazione Felix l’ha vissuta tutta interiormente, non già negandosi al dover esserci ma riconducendolo cioè concentrandolo nell’atto della testimonianza. Straordinaria testimonianza di un’epoca tremenda, filtrata dalla pietà e dalla macchina fotografica”
Pino Mantovani, 1996
In occasione della mostra viene esposto in permanenza il ciclo di opere di Paola De Cavero, figlia di Felix, artista e docente emerita dell’Accademia Albertina di Torino, Il teatro della guerra, dalla Resistenza agli anni di piombo. Le opere sono visibili nella sala Memoria delle Alpi, presso la sede dell’Istituto (via del Carmine 13, Torino).
Felix de Cavero
Discendente da famiglia nobile spagnola, Felix de Cavero nasce a Diano Marina il 1 dicembre 1908. Diplomato all’Accademia Ligustica di Belle Arti nel 1930 di Genova, è tra i pittori protagonisti dell’arte tra tardo futurismo e esperienze d’avanguardia a Genova e a Milano. Richiamato alle armi nel gennaio 1942 nel 1° Alpini, l’armistizio dell’8 settembre 1943 lo sorprende a Monforte dove inizia la sua attività nella Resistenza con le prime bande e, dal settembre 1944, nel comando della XIV brigata Garibaldi come responsabile della sezione stampa e propaganda. È fotoreporter e redattore del giornale “Stella Tricolore”, il periodico clandestino delle formazioni garibaldine delle Langhe.
Nell’agosto 1945 è l’ideatore della prima mostra della Resistenza a Torino, esposizione che ripropone, ampliata, in Francia, a Nizza e a Grenoble, poi ancora Genova nel gennaio 1946. È uno sguardo sull’Europa che si ritroverà nell’esperienza artistica del dopoguerra. Nello stesso 1946 realizza una “Mostra dell’esercito italiano” su incarico del generale Clemente Primieri, già comandante del Gruppo di combattimento “Cremona”.
Nel 1953 è il creatore del Gruppo d’arte Decalage che opera per circa quarant’anni con rilevanti riconoscimenti nazionali ed internazionali. Conclusa l’esperienza del gruppo dal 1991 si dedica con la figlia Paola alla realizzazione di un nuovo ciclo di opere pittoriche, “Incantesimi”.
Scompare a Torino il 7 agosto 1994. Riposa nella tomba di famiglia al Cimitero Monumentale, accanto alla moglie Lucy Cristofoli. Una targa-stele, apposta dalla Città di Torino, ne ricorda la figura di artista e partigiano.
Curatori: Luciano Boccalatte e Paola Boccalatte; con la collaborazione di Paola de Cavero.
Le fotografie esposte provengono dall’Archivio privato Paola de Cavero, notificato dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per il Piemonte e la Valle d’Aosta.
La mostra è un’iniziativa di Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, Archivio nazionale cinematografico della Resistenza e Polo del ‘900, con il sostegno di Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e di principi della Costituzione repubblicana.
Il video di presentazione della mostra sul canale youtube di Istoreto.
Informazioni: t. 011.01120780 | info@istoreto.it | istoreto.it | polodel900.it