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Perché raccontassimo
Memorie partigiane di un antieroe
a cura di D'Arrigo Andrea e Garino LauraLe memorie partigiane di Aldo Garino, proposte nel presente volume, sono il lascito di un testimone atipico, lontano dai modi convenzionali di raccontare la Resistenza. Con uno stile narrativo spigliato e non privo di ironia, l’autore ripercorre le proprie vicende biografiche dall’infanzia all’impegno nell’antifascismo e nella guerra di liberazione, smarcandosi da una generica esaltazione delle gesta compiute e dando voce alle storie delle persone incontrate. Ne emerge un quadro corale di figure e sentimenti nel quale gli avvenimenti rievocati sono restituiti al lettore in tutta la loro complessità, alcune volte inaspettatamente lieve, altre volte inevitabilmente tragica. Una restituzione ricca di spessore e di profonda umanità, che viene da lontano: «Di chi era la voce che è dentro di me, che sarà sempre dentro di me? Uno solo ha potuto ancora gridare, ma la voce era di tanti, di tanti altri giovani, morti così, innocenti, perché noi udissimo, perché raccontassimo...».
Prefazione di Battista Gardoncini.
Garino Aldo: Nasce a Torino nel 1924 da famiglia operaia. Il padre Maurizio, esponente di spicco dell’anarchismo torinese, partecipa alle lotte operaie del secondo decennio del Novecento. Dopo la maturità, conseguita presso il liceo scientifico “Galileo Ferraris”, nell’autunno del 1943 si iscrive alla Facoltà di Medicina. Subito dopo prende la decisione di partecipare alla Resistenza. In un primo tempo sarà partigiano in Val d’Angrogna, poi nelle Valli di Lanzo e infine a Settimo Torinese. Alla Liberazione riprende gli studi. Laureatosi, diventa prima medico condotto a Torino nel borgo popolare Barriera di Milano e poi medico di base fino al 1989. Dedica i primi due anni della pensione alla stesura delle memorie. Muore a Torino nel 2004.